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Essere un esperto del settore dei macchinari ha i suoi vantaggi. Se hai appena cominciato ad ordinare macchine da cantiere o sei un nuovo impiegato in un’azienda di noleggio, conoscere i tuoi prodotti e proporre sistematicamente i modelli che meglio si sposano alle rispettive applicazioni costruirà la tua credibilità. E' importante conoscere i  termini di uso corrente nel settore delle piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE) per evitare costosi errori giocando al "telefono senza fili" mentre si usa il linguaggio di settore.

Le stesse PLE hanno molti soprannomi generici e intercambiabili, come bracci, cestelli, piattaforme aeree di lavoro, attrezzature di sollevamento o un generico "sollevatore Genie^® ". Comprendere le differenze nel tipo di PLE disponibili sul mercato ti aiuterà a scegliere la macchina giusta per le tue esigenze di cantiere:

• Le piattaforme a braccio telescopico, con sezioni di braccio che si estendono telescopicamente, sono chiamate piattaforme telescopiche, telescopiche, bracci telescopici o bracci “S”.…
• Le piattaforme a braccio articolato, con più sezioni del braccio che si articolano intorno ad un perno, sono note come piattaforme articolate, articolate, bracci articolati, bracci a snodo, o bracci “Z”.
• Le piattaforme a forbice, che prendono il nome dal loro meccanismo di sollevamento fatto di tubi incrociati impilabili che lavorano come una forbice, possono anche essere chiamate piattaforme a pantografo, sollevatori verticali, verticali o semplicemente piattaforme semoventi o cestelli.

Altri termini comuni nel settore del lavoro in quota sono l'altezza del piano di calpestio o altezza della piattaforma, in contrapposizione all'altezza di lavoro, quest'ultima superiore di ben 2 metri. Senza conoscere la differenza tra le due misure, si potrebbe consigliare l’operatore troppo in fretta e male, non permettendogli di raggiungere il suo obiettivo di lavoro. Allo stesso modo, quando si confrontano le capacità con e senza restrizioni della piattaforma, occorre ricordare che solo quest'ultima indica il limite di carico nominale totale in piattaforma per lo sbraccio massimo di una macchina.

Lo sbraccio in generale viene usato per definire quanto il braccio manovrabile di una PLE, e il cestello alla sua estremità, possono allungarsi. Questo si riferisce comunemente allo sbraccio verso l’esterno di una piattaforma a braccio, noto anche come sbraccio orizzontale massimo. Non deve quindi essere confuso con l'ulteriore capacità di scavalcamento delle piattaforme a braccio articolato, che hanno degli snodi nella loro estensione che permettono una maggiore flessibilità per superare gli ostacoli.

Per una PLE Genie^®, i nomi dei modelli, una volta compresi, fungono da rapida guida di riferimento:

• Il primo numero nel nome di un modello è sempre l’estensione verticale, ovvero l'altezza massima della piattaforma in verticale espressa in piedi. Sulle piattaforme a braccio telescopico Genie l’aggiunta di 5 unità a quel numero tondo indica l’aggiunta di un jib di 5 piedi (pari a 1,52 m), come ad esempio la piattaforma a braccio Genie S^® -85*.
• Nelle piattaforme a braccio articolato, un secondo numero rappresenta lo sbraccio aggiuntivo espresso in piedi (es. la Genie Z^® -62/40 con altezza verticale di 62 piedi, pari a 18,87 m, e sbraccio orizzontale massimo di 40 piedi, pari a 12,42 m).
• Nelle piattaforme a forbice, i primi due numeri indicano l'altezza della piattaforma come in quelle a braccio, ma i secondi due numeri indicano la larghezza delle ruote - la base della macchina alle ruote, non al telaio o alla cesta (ad esempio, la piattaforma a forbice Genie GS™-1932 che offre un'altezza verticale di 19 piedi, pari a 5,79 m, con 32 pollici di larghezza, pari a 81 cm).

*Questa aggiunta nella nomenclatura non si applica alle piattaforme a braccio Genie Z.

Per le piattaforme semoventi, la pendenza superabile è un altro criterio importante per la scelta della macchina. Si riferisce alla capacità della macchina di risalire una pendenza (di solito espressa in percentuale), non alla sua capacità di estendersi durante la risalita. Inoltre, la capacità della macchina di superare una pendenza può contribuire alle capacità fuoristrada di una macchina, ovvero la sua abilità nell’affrontare terreni sconnessi di cantieri non ancora spianati.

Tuttavia, fai attenzione a non prendere la descrizione del modello di una macchina troppo alla lettera, e cerca ulteriori informazioni per assicurarti che le sue prestazioni soddisfino le esigenze dell'operatore. Ad esempio, una stessa nomenclatura RT (fuoristrada) può significare diversi livelli di idoneità al lavoro fuoristrada in funzione di modelli diversi. Alcuni modelli “fuoristrada” presentano semplicemente pneumatici con battistrada a dente. Altri modelli presentano delle dotazioni di serie che includono assali oscillanti, motori diesel più potenti e trazione integrale.

Allo stesso tempo, molte delle cosiddette "piattaforme a forbice per solai" possono essere utilizzati su superfici diverse dal calcestruzzo e alcuni "sollevatori verticali a colonna" offrono anche uno limitato sbraccio orizzontale.

Le domande aperte aiutano a capire le specificità del lavoro da svolgere e le caratteristiche o i vincoli del cantiere. Questo aiuta a restringere il campo delle potenziali macchine e a combattere le insidie del linguaggio mentre si imparano le regole base. Ti consigliamo di fare sempre riferimento al Manuale dell'operatore di ogni unità prima di consigliare l’utilizzo di un nuovo modello.

Se sei seriamente interessato ad una conoscenza delle applicazioni pratiche con le PLE e della terminologia di uso corrente, Genie offre anche corsi di formazione online - Genie Tech Pro™ . Per ulteriori informazioni, puoi visitare il sito https://www.genielift.com/it/support/training.