Comprendere le nuove normative Europee (UE) sulle emissioni per lo Stage V


Genie S-65 XC - Xtra Capacity telescopic boom lift

Negli ultimi due decenni, l'Unione Europea (UE) ha adottato una serie di sette direttive per affrontare il problema delle emissioni di gas di scarico dei motori utilizzati in macchine non stradali come i sollevatori telescopici, le piattaforme a braccio e le piattaforme a forbice. Queste direttive sono state strutturate come livelli gradualmente più rigorosi, noti come norme Stage I, Stage II, Stage III, Stage IV e Stage V. Le prime direttive, le norme Stage I e II, sono entrate in vigore nel dicembre 1997, mentre l'ultima direttiva, la norma Stage V, è entrata in vigore nel 2019.

Cosa è incluso nelle normative Stage V?
I nuovi standard Stage V hanno introdotto nuove e severe limitazioni sulla quantità di sostanze nocive nei gas di scarico, tra cui gli ossidi di azoto (NOx), il monossido di carbonio (CO), gli idrocarburi (HC) e il particolato (PM), che i motori di macchinari fuoristrada, come quelli delle macchine per il sollevamento aereo Genie®, possono emettere nell'ambiente durante il funzionamento. Ciò significa che le normative sulle emissioni dello Stage V rispondono in modo specifico alla crescente necessità (in Europa) che i motori fuoristrada siano più rispettosi dell'ambiente, con una combustione più pulita e una minore produzione di vibrazioni. Questi motori sono anche progettati per funzionare in modo più silenzioso, riducendo la reale emissione totale di rumore del motore e presentando un timbro più morbido.

La Commissione Europea definisce le regole per le nuove normative Stage V, il che significa che queste regole si applicano a tutti i paesi dell'Unione Europea, e i paesi in Europa che non sono membri dell'Unione Europea (Norvegia, Svizzera e Regno Unito) potranno scegliere se adeguarsi o meno a questi nuovi standard. A differenza delle modifiche apportate in passato alle emissioni dei motori, i nuovi standard Stage V non offrono la possibilità di flessibilità sui motori, il che significa che tutti i motori prodotti nel 2019 e oltre devono essere conformi alle nuove norme*.

Caratteristiche dei nuovi motori conformi allo Stage V
Per aderire ai nuovi standard in Europa, c'è stato un grande lavoro di sviluppo nei motori Stage V e nelle loro tecnologie, per ridurre le sostanze nocive dei gas di scarico che entrano nell'aria. Un’ importante evoluzione è l'aggiunta di un DPF (per i motori > 36 kW), o filtro antiparticolato diesel, che è un componente progettato per ridurre il numero di particolato, o inquinamento, emesso dai motori.

Un DPF è progettato per far passare il gas di scarico del motore attraverso un filtro che intrappola il particolato e fa uscire aria pulita dal filtro. In parole povere, il DPF si comporta come un bidone della spazzatura per il sistema di scarico di un motore Stage V.

La materia particellare, o fuliggine, alla fine si accumulerà nel DPF. Per rimuovere le particelle di fuliggine dal filtro, il DPF richiede una pulizia occasionale attraverso un processo chiamato rigenerazione.Understanding the New European Stage V Emissions Standards

Come funziona la rigenerazione del DPF?
Sui motori Stage V, sono possibili tre tipi di rigenerazione DPF:

- In funzionamento normale, la macchina eseguirà una rigenerazione "passiva". La rigenerazione passiva avviene automaticamente quando le temperature del motore sono elevate e i livelli di fuliggine, che aumentano durante l’utilizzo della macchina, risultano alti. Durante questo processo, l'operatore può notare solo un leggero incremento dei giri motore, ma nessuna evidente diminuzione delle prestazioni.

- Durante il funzionamento in ambienti estremi (condizioni molto fredde o molto umide con molti "arresti e ripartenze"), la macchina può occasionalmente iniziare una rigenerazione "hard" (forzata). Durante questo processo, gli operatori noteranno una ridotta produttività mentre la macchina completa il processo di pulizia del DPF. È importante sottolineare che le rigenerazioni "hard" (forzata) sono improbabili nei consueti ambienti operativi ed avvengono solamente in quelli più estremi.

- Quando il livello di fuliggine supera la soglia consentita, l’operatore procederà con la rigenerazione “attiva” con macchina in pausa operativa, attivando manualmente il processo di rigenerazione. Questo può essere fatto se gli altri cicli di rigenerazione non hanno completamente ripulito il DPF, o se l'operatore vuole scegliere il giorno/ora specifico per sottoporre il motore al trattamento.

L'implementazione del motore Stage V
Quando gli standard dei motori Stage V sono entrati in vigore il 1° gennaio 2019, hanno avuto un impatto sulla maggior parte delle macchine Genie, ma grazie ai motori stoccati precedentemente in inventario per affrontare il periodo di transizione abbiamo potuto scaglionare l'implementazione dei nuovi motori nelle nostre diverse linee di prodotti per tutto il 2019 e parte del 2020. Come da normativa, le macchine Genie alimentate da motori di potenza inferiore a 19 kW (25 hp) sono conformi a questi nuovi standard già nella loro attuale configurazione. Tutti gli altri modelli (da 36 a 55 kW / da 49 hp a 74 hp) richiedono un nuovo motore con un DPF per risultare conformi allo Stage V.

I modelli di sollevatori telescopici Genie GTH™ sono stati i primi prodotti europei del nostro marchio a iniziare a utilizzare i motori Stage V, a partire da giugno 2019, e le piattaforme a braccio Genie S® e Z® e le piattaforme a forbice per terreni fuoristrada GS™ saranno convertite ai motori Stage V a metà del 2020 e in avanti.

Per facilitare l'identificazione delle macchine equipaggiate con i nuovi motori Genie Stage V, queste sono etichettate con una decalcomania Stage V sul coperchio del motore. Questa decalcomania include un codice QR che si collega ad un certificato, consentendo agli operatori di mostrare la prova che le macchine Genie soddisfano tutti i requisiti delle nuove normative europee (UE) sulle emissioni.

*Questa data di conformità è attualmente in discussione a causa dell'impatto globale di COVID-19.

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